Copernico HealthCare https://www.copernicohealthcare.it Studio Medico Specialistico a Guidonia Fri, 09 Jul 2021 10:01:41 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.4.16 https://www.copernicohealthcare.it/wp-content/uploads/2020/06/cropped-icona_CHC-1-32x32.png Copernico HealthCare https://www.copernicohealthcare.it 32 32 Il Nostro Regalo di Natale https://www.copernicohealthcare.it/2020/12/23/il-nostro-regalo-di-natale/ https://www.copernicohealthcare.it/2020/12/23/il-nostro-regalo-di-natale/#respond Wed, 23 Dec 2020 13:27:02 +0000 https://www.copernicohealthcare.it/?p=2859 Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit, sed diam nonummy nibh euismod tincidunt ut laoreet dolore magna aliquam erat volutpat. Ut wisi enim ad minim veniam, quis nostrud exerci tation ulla. Eodem modo typi, qui nunc nobis videntur parum clari, fiant sollemnes in futurum.

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Cottura dei cibi e valori nutrizionali https://www.copernicohealthcare.it/2020/09/28/cottura-dei-cibi-e-valori-nutrizionali/ https://www.copernicohealthcare.it/2020/09/28/cottura-dei-cibi-e-valori-nutrizionali/#respond Mon, 28 Sep 2020 08:15:33 +0000 https://www.copernicohealthcare.it/?p=2833 Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit, sed diam nonummy nibh euismod tincidunt ut laoreet dolore magna aliquam erat volutpat. Ut wisi enim ad minim veniam, quis nostrud exerci tation ulla. Eodem modo typi, qui nunc nobis videntur parum clari, fiant sollemnes in futurum.

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Gli alimenti vengono cotti per modificare positivamente alcune caratteristiche come :

  • la DIGERIBILITA
  • rende l’alimento COMMESTIBILE
  • MAGGIOR SICUREZZA da un punto di vista microbiologico
  • EFFETTO INATTIVANTE SU ALCUNI ENZIMI , bloccando il meccanismo di degrado intrinseco e prolungando la CONSERVABILITA’ indipendentemente dalla carica microbica.

Purtroppo però la cottura non comporta solo aspetti positivi, ma può provocare l’insorgenza di aspetti negativi: Cottura dei cibi: aspetti negativi • la cottura dei cibi ne riduce il valore nutritivo per DISTRUZIONE delle molecole termolabili e/o per DISPERSIONE di molte altre (soprattutto Sali minerali e microelementi in genere). NB. In alcuni casi, il trattamento termico può assumere un ruolo favorente la disponibilità di alcuni nutrienti; • Infine, ma non per ultima, la formazione di molecole tossiche e/o mutogene del DNA come:, la formaldeide, l’acrilamide e gli idrocarburi policiclici aromatici; è opportuno specificare che non tutte le tecniche di cottura dei cibi comportano l’innalzamento della concentrazione di questi cataboliti tossici, ma l’utilizzo sistematico di: cottura alla piastra, cottura alla brace e frittura, può rivelarsi altamente nocivo in virtù del relativo potenziale cancerogeno.
Il processo di cottura di un alimento è un processo simile a quello digestivo, infatti provoca la trasformazione di sostanze chimiche complesse in altre più semplici.
I nutrienti presenti negli alimenti si modificano con la cottura , ma soprattutto sono influenzati dalla temperatura, ma anche dal la variabile “tempo” che assume un’importanza da non trascurare. Per quel che concerne l’alterazione del valore nutrizionale, ricordiamo che questa dipende prevalentemente dalla tecnica di cottura utilizzata, in quanto ad una maggiore durata ed intensità dell’esposizione al calore corrisponde una maggiore decurtazione di molecole termolabili e (potenzialmente) anche la liberazione di cataboliti tossici; similmente, alla cottura per convezione in acqua e olio corrisponde una maggiore dispersione indiscriminata dei nutrienti rispetto alle altre tecniche.



Principali metodi di cottura

le modifiche chimico-fisiche che determinano nei vari alimenti


BOLLITURA: è un tipo di cottura che avviene tramite un mezzo umido come acqua oppure un altro liquido bollente dove vengono aggiunti sale ed aromi. Si utilizza sia per gli alimenti di origine animale che vegetale. Questo tipo di processo permette di aumentare la digeribilità, ma riduce gran parte della componente proteica, lipidica e vitaminico. Un modo efficace per ridurre le perdite conseguenti a questa tipologia di cottura è quello di ridurre i tempi di cottura al minimo indispensabile e magari recuperare il liquido di cottura. Consiglio utile: quando eseguite la bollitura di carne e verdure di colore verde e di cereali , provate ad immergere l’alimento nell’acqua già bollente perché questo provoca trasformazione fisica interna che evita la perdita dei nutrienti.

A VAPORE: utilizza il vapore prodotto, mettendo un tegame sul fuoco pieno d’acqua e poggiando sopra una griglia con l’alimento coperto. Si tratta di un tipo di cottura in umido che mantiene inalterato il sapore dei cibi, questo perché il cibo non è a contatto diretto con l’acqua e quindi non si disperdono le sostanze nutritive, come vitamine e minerali.

ALLA GRIGLIA: la cosiddetta cottura “ai ferri”, si avvale dell’uso di una griglia o graticola dove viene posto l’alimento (carne o pesce o verdure). Affinché questo tipo di cottura dia ottimi risultati è importante che la griglia sia ben pulita, priva di precedenti residui, e ben calda, questo nel caso di alimenti in tranci permette la coagulazione della superficie esterna, evitando la fuoriuscita di liquidi e l’innalzamento della temperatura all’interno del prodotto.
– A PRESSIONE: viene utilizzata una specifica pentola dotata di particolari dispositivi che permettono di raggiunger una pressione interna tale per cui la temperatura dell’acqua in ebollizione superi i 100° C. Il vantaggio di questa modalità di cottura è indubbiamente legato al risparmio di tempo. Per quanto riguarda l’aspetto nutrizionale, i cereali e i legumi possono essere cotti con la pentola a pressione, in quanto le proteine diventano maggiormente assimilabili con irrilevanti perdite di vitamine. Mentre è una cottura da escludere per i legumi e le verdure fresche dato che le perdite di micro-nutrienti superano i vantaggi legati alla rapidità di preparazione.

GRATINATURA: Gratinare significa applicare una cottura intensa e superficiale dell’alimento, fino a 250-300°C; l’obbiettivo NON è penetrare al cuore, è formare una gradevole crosta superficiale. Gli alimenti più indicati alla gratinatura sono: pesci, carni, volatili, patate, verdure, paste alimentari. NB. Se la gratinatura NON è preceduta da altre tecniche o sistemi di cottura, è bene che le pezzature alimentari siano particolarmente minute. – MICROONDE: è un principio di cottura abbastanza innovativo. Funzionamento: il forno a microonde possiede un
dispositivo magneton che converte l’energia elettrica in microonde, ovvero onde elettromagnetiche che si inquadrano tra gli infrarossi e le onde radio. Vantaggi e svantaggi: il microonde possiede alcuni vantaggi di utilizzo, quali rapidità, conservazione nutrizionale, minor utilizzo di grassi, cottura ordinata e pulita. I limiti sono rappresentati soprattutto dal fatto che non favorisce lo sviluppo di componenti aromatiche e gustative tipiche degli altri sistemi.

Dott.ssa Sabrina Canichella
Nutrizionistanista

Bibliografia – Tom P. Coultate , “La Chimica degli Alimenti”, Zanichelli 2009; – F. Evangelisti P. Restani, “Prodotti dietetici – Chimica tecnologia ed Impiego”, Piccin – P. Cappelli, V. Vannucchi — Chimica degli alimenti – Terza edizione — Zanichelli, 2009


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Ti Regaliamo un Sorriso https://www.copernicohealthcare.it/2020/09/23/ti-regaliamo-un-sorriso/ https://www.copernicohealthcare.it/2020/09/23/ti-regaliamo-un-sorriso/#respond Wed, 23 Sep 2020 07:35:30 +0000 https://www.copernicohealthcare.it/?p=2843 Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit, sed diam nonummy nibh euismod tincidunt ut laoreet dolore magna aliquam erat volutpat. Ut wisi enim ad minim veniam, quis nostrud exerci tation ulla. Eodem modo typi, qui nunc nobis videntur parum clari, fiant sollemnes in futurum.

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Psoriasi: cos’è e come si tratta https://www.copernicohealthcare.it/2020/07/10/psoriasi-cose-e-come-si-tratta-2/ https://www.copernicohealthcare.it/2020/07/10/psoriasi-cose-e-come-si-tratta-2/#respond Fri, 10 Jul 2020 10:22:06 +0000 https://www.copernicohealthcare.it/newsite/?p=2440 Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit, sed diam nonummy nibh euismod tincidunt ut laoreet dolore magna aliquam erat volutpat. Ut wisi enim ad minim veniam, quis nostrud exerci tation ulla. Eodem modo typi, qui nunc nobis videntur parum clari, fiant sollemnes in futurum.

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Cos’è la Psoriasi e come curarla? Quali rimedi esistono?

La Psoriasi è una dermatite cronica che si stima colpisca circa 125 milioni di persone al mondo. Questa dermatite può manifestarsi durante tutto l’arco della vita ma ha dei picchi dove la comparsa è più probabile, in particolare tra i 16 e i 22 anni oppure tra i 55 e i 65 anni. La psoriasi ha diversi gradi di gravità caratterizzati da lesioni della pelle, ispessimento, con aspetto squamoso bianco-argenteo e spesso associata a prurito. Più grave è invece l’artrite psoriasica che colpisce quattro pazienti su dieci ed è caratterizzata da dolore articolare che può manifestarsi anche a distanza dalla comparsa dei sintomi cutanei. La Psoriasi, essendo una malattia cronica che ha varie fasi: si passa da periodi dove i sintomi possono scomparire del tutto fino a periodi nei quali i sintomi sono talmente gravi da essere invalidanti.
La forma più comune di psoriasi è quella a placche che provoca prurito e bruciore. La psoriasi si manifesta in particolar modo, ma non esclusivamente, sui gomiti, ginocchia, cuoio capelluto, zona lombare, viso, palmi delle mani, piante dei piedi, alle orecchie e nella zona anale e parti intime.

La causa della psoriasi è un malfunzionamento del sistema immunitario. le cellule epiteliali sono continuamente rigenerate nello strato più profondo per poi risalire allo scopo di sostituire le cellule presenti sulla superficie. Questo processo avviene di norma in circa tre o quattro settimane. Quando si è colpiti dalla psoriasi il processo è estremamente accelerato e si chiude in circa sette. Ma queste nuove cellule non sono ancora mature e pronte a ricoprire il proprio ruolo e il loro aspetto è quello classico della psoriasi: scaglie argentee o opalescenti. Il sistema immunitario, sempre all’erta per combattere virus, infezioni e qualsiasi pericolo, legge queste cellule come “un problema” e le attacca, causando una iperstimolazione e una produzione selvaggia di ulteriori cellule.


I Fattori scatenanti possono essere genetici, ambientali come infezioni, stress, pelle secca e alcuni medicinali. Ad ogni modo va sottolineato che non è una malattia contagiosa.

Diagnosticare questa malattia non è affatto semplice perché si presenta con dei sintomi comuni a molte altre malattie
L’approccio al paziente colpito da psoriasi non è banale a può prevedere diversi “tentativi” prima di capire qual è la migliore cura. Inoltre una terapia che ha dato ottimi risultati non è detto che risponda di nuovo bene a una manifestazione sia sullo stesso soggetto sia su soggetti diversi.
Esistono molti modi per curare la psoriasi come:

  • farmaci per uso topico da applicare sulla zona interessata; i farmaci applicati direttamente sulla pelle sono i primi rimedi provati e sono utilissimi nei casi di manifestazioni medio leggere. I risultati non sono sempre immediati e a volte occorrono diverse settimane prima di poterne apprezzare i benefici.
  • Più veloci sono gli unguenti cortisonici, certamente molto incisivi ma di limitato utilizzo temporale per via degli effetti collaterali anche importanti che posso avere. Al fine di sfruttarne appieno i benefici senza le spiacevoli conseguenze, i cortisonici sono spesso alternati con farmaci a base di vitamina D3 o analoghi chimici in grado di tenere sotto controllo la sovrapproduzione cellulare.
  • Per le forme più gravi di psoriasi la migliore scelta è di assumere farmaci sistemicioralmente o tramite iniezione come il metotrexato o la ciclosporina.
  • Dà ottimi risultati anche la fototerapia specialmente per trattare le forme moderate della malattia e ha il vantaggio che riesce a raggiungere anche strati profondi della pelle senza eccessive controindicazioni.

Com’è possibile evincere da queste poche righe generali, avere a che fare con la psoriasi è ostico anche per gli addetti ai lavori ma cercando su Internet si trovano vari rimedi e liste di prodotti e pomate per la psoriasi che consigliamo vivamente di non seguire. La scelta migliore è sempre quella di chiedere una visita specialistica con un dermatologo e far decidere al dottore quale sia la strada migliore per trattare i sintomi nel miglior modo possibile. Solo così sarà possibile accorcerete i tempi di guarigione e non spenderete inutilmente denaro.


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Caldo, caldo…. Parola d’ordine: IDRATAZIONE https://www.copernicohealthcare.it/2020/07/09/caldo-caldo-parola-dordine-idratazione/ https://www.copernicohealthcare.it/2020/07/09/caldo-caldo-parola-dordine-idratazione/#respond Thu, 09 Jul 2020 10:55:38 +0000 https://www.copernicohealthcare.it/?p=2779 Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit, sed diam nonummy nibh euismod tincidunt ut laoreet dolore magna aliquam erat volutpat. Ut wisi enim ad minim veniam, quis nostrud exerci tation ulla. Eodem modo typi, qui nunc nobis videntur parum clari, fiant sollemnes in futurum.

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Le temperature sono ormai altissime, come possiamo resistere a questo caldo?

Bevendo molta Acqua!

L’acqua è di fondamentale importanza per l’essere umano. Il corpo è costituito in media per circa il 75% d’acqua. Avere una buona idratazione significa garantire al corpo una corretta quantità di acqua. E’ di fondamentale importanza bere e consumare alimenti in grado di stimolare la nostra idratazione.

Essere ben idratati apporta molteplici benefici tra cui:

  • Aiuta la circolazione sanguigna
  • Favorisce la digestione
  • Previene il rischio di infezioni e/o cistiti
  • Pelle più sana e brillante
  • Elimina le score metaboliche.

Dott.ssa Sabrina Canichella





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Dottore mi fa male l’anca! https://www.copernicohealthcare.it/2020/07/08/dottore-mi-fa-male-lanca/ https://www.copernicohealthcare.it/2020/07/08/dottore-mi-fa-male-lanca/#respond Wed, 08 Jul 2020 07:39:22 +0000 https://www.copernicohealthcare.it/?p=2772 Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit, sed diam nonummy nibh euismod tincidunt ut laoreet dolore magna aliquam erat volutpat. Ut wisi enim ad minim veniam, quis nostrud exerci tation ulla. Eodem modo typi, qui nunc nobis videntur parum clari, fiant sollemnes in futurum.

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Il dolore all’anca è uno dei più frequenti poiché tale articolazione è tra le più esposte al peso del corpo e all’usura nel tempo a causa di attività microtraumatiche ripetute e dell’età. Le cause di tale dolore sono molteplici e da definire nell’ambito della visita specialistica ortopedica, ma tra queste la più frequente in età medio-avazata è senza dubbio la coxartrosi. In questa patologia si assiste ad una degenerazione progressiva dei condrociti, ovvero delle cellule che costituiscono la cartilagine, la quale costituisce un involucro che riveste le superfici ossee delle nostre articolazioni e ne permette lo scorrimento in assenza di attrito.
I sintomi sono dolore, zoppia durante la deambulazione, difficoltà in particolari movimenti quotidiani come allacciarsi le scarpe.
Una semplice radiografia del bacino può essere sufficiente a porre diagnosi.


Esiste una terapia prima di ricorrere all’intervento?

Nei primi stadi della patologia si può agire sul dolore e rallentare la progressione dell’artrosi effettuando infiltrazioni. Queste possono essere costituite da acido ialuronico, PRP o cellule staminali prelevate dal proprio grasso. L’acido ialuronico svolge un’azione lubrificante e favorisce lo scorrimento fluido dell’articolazione, mentre PRP e cellule staminali oltre a tale funzione hanno in parte potere di #rigenerazione della cartilagine rallentando il processo degenerativo.


Quando si esegue l’intervento e in cosa consiste?

Negli stadi artrosici avanzati, quando la terapia conservativa non avrebbe nessun beneficio, l’unica soluzione è sottoporsi ad un intervento chirurgico di protesi d’anca, nel quale la testa del femore e l’acetabolo vengono sostituiti da componenti protesiche che si articolano tra loro permettendo al paziente il ritorno al movimento in assenza di dolore.

Dott. Andrea Guarnieri


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Il Sole amico: quando, come e perché proteggersi https://www.copernicohealthcare.it/2020/06/26/psoriasi-cose-e-come-si-tratta/ https://www.copernicohealthcare.it/2020/06/26/psoriasi-cose-e-come-si-tratta/#respond Fri, 26 Jun 2020 14:04:44 +0000 https://www.copernicohealthcare.it/newsite/?p=2437 Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit, sed diam nonummy nibh euismod tincidunt ut laoreet dolore magna aliquam erat volutpat. Ut wisi enim ad minim veniam, quis nostrud exerci tation ulla. Eodem modo typi, qui nunc nobis videntur parum clari, fiant sollemnes in futurum.

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Sole amico sì, ma con precauzioni – cosa bisogna sapere per evitare spiacevoli conseguenze di cattive esposizioni

Il sole è la stella madre attorno alla quale ruotano i pianeti, compresa la nostra Terra. Senza il Sole la vita sulla terra non sarebbe possibile. Della sua energia ne gioviamo tutti i giorni per motivi più o meno importanti come riscaldarci, produrre la vitamina D o semplicemente abbronzarci. Ha una forza incredibile che varia secondo le stagioni e l’angolazione con la quale i raggi solari colpiscono la Terra. Questo inesauribile alleato della vita però chiede di essere trattato con attenzione e rispetto perché sa essere molto pericoloso.

La prima cosa da fare è proteggersi dalla sua forza e proteggere i piccoli. A tale scopo valgono le solite regole come il non esporsi ai raggi diretti nel periodo estivo sia che ci si trovi al mare sia in montagna. Proteggersi da cosa in particolare?

I raggi solari sono formati in minima parte da raggi ultravioletti classificati in UVA, UVB e UVC.

  • I raggi UVA sono la causa dell’abbronzatura perché stimolano la melanina. Riescono a penetrare in profondità nella pelle e la loro azione non si percepisce subito. Questa caratteristica li rende particolarmente pericolosi in quanto non ci accorgiamo della loro azione se non in ritardo!
  • I raggi UVB invece causano le ustioni e il loro effetto si palesa con una sensazione di calore sull’epidermide. I raggi UVB stimolano la produzione di vitamina D, altrimenti impossibile da assimilare in altri modi.
  • I raggi UVC praticamente non arrivano sulla Terra.

I raggi ultravioletti sono capaci di attraversare delle barriere fisiche come ombrelloni, maglie, cappelli o nuvole. Per questo è necessario evitare l’esposizione nelle ore più calde della giornata, cercando un riparo più efficace.
I danni provocati dai raggi UV possono essere: invecchiamento cutaneo, eritemi, scottature, danni oculari, alcune forme di tumore (come quello basocellulare o spinocellulare).


Esistono dei prodotti capaci di filtrare o schermare questi raggi.
filtri solari fisici sono capaci d’impedire la penetrazione dei raggi nella pelle attraverso dei minerali che riflettono i raggi solari (ad esempio biossido di titanio e l’ossido di zinco). In commercio ne esistono tantissimi tipi ma occorre prestare attenzione alla composizione che potrebbe contenere sostanze dannose per la pelle. Nei prodotti migliori sono aggiunte altre sostanze in grado di combattere i radicali liberi. Acquistare un buon prodotto in farmacia, magari consigliati dal personale è una buona scelta se non si ha voglia o competenza per interpretare l’etichetta. Chiaramente il costo influisce sul prodotti quindi un prodotto economico difficilmente potrà garantire le stesse prestazioni di uno con un prezzo troppo economico.

filtri solari chimici invece sono formati da sostanze in grado di assorbire le radiazioni (come l’ oxibenzone, fenilbenzilimidazolo, acido sulfonico, butil metoxidibenzoilmetano, etilexil metoxicinnamato) . Alcuni meccanismi di funzionamento non sono ancora del tutto chiari ma si hanno certezze sulla loro efficacia.

Altra cosa a cui fare attenzione è SPF (Sun Protection Factor), un indice che rappresenta il tempo di esposizione prima che insorgano i primi danni dati dai raggi UVB. Un buon filtro solare fornisce anche una protezioni dai raggi UVA (nel rapporto di 3 a 1). È bene prestare attenzione al SPF in quanto è ciò che va dosato in base al proprio fototipo: persone con carnagione, peli e occhi chiari dovranno necessariamente utilizzare un prodotto con un SPF più alto . Particolare attenzione va data ai bambini in quanto le scottature possono dar vita a patologie a distanza di tanto tempo.
La scadenza delle protezioni solari va sempre rispettata ed è buona norma non usare creme aperte da più di dodici mesi.

Particolare attenzione va prestata ai Nei in quanto i raggi UV hanno un effetto diretto su di essi e sulla loro comparsa. Circa il 10 per cento delle persone ha almeno un neo insolito o atipico, con un aspetto diverso dagli altri: i dermatologi li definiscono nei displastici. I medici ritengono che i nei displastici corrano un rischio maggiore rispetto a quelli normali di trasformarsi in una particolare forma di tumore alla pelle chiamata melanoma, proprio per questo è fondamentale farli controllare regolarmente dal dermatologo o da un medico, soprattutto se hanno un aspetto strano, si sono ingranditi o hanno cambiato colore, profilo o altre caratteristiche.


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Integrazione alimentare: quando ci vuole davvero? https://www.copernicohealthcare.it/2020/06/26/integrazione-alimentare-quando-ci-vuole-davvero/ https://www.copernicohealthcare.it/2020/06/26/integrazione-alimentare-quando-ci-vuole-davvero/#respond Fri, 26 Jun 2020 12:23:17 +0000 https://www.copernicohealthcare.it/newsite/?p=2433 Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit, sed diam nonummy nibh euismod tincidunt ut laoreet dolore magna aliquam erat volutpat. Ut wisi enim ad minim veniam, quis nostrud exerci tation ulla. Eodem modo typi, qui nunc nobis videntur parum clari, fiant sollemnes in futurum.

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L’integrazione alimentare è una pratica seguita da sportivi e non, con la speranza che rappresenti una scorciatoia per il raggiungimento degli obiettivi che ci si è prefissati. Ma è davvero così?

Sempre più si sente parlare d’integrazione alimentare e supermercati, farmacie, shop on line e negozi dedicati ne offrono una vastissima scelta. Ne esistono di moltissime marche e va di moda l’acquisto oltreoceano con non pochi pericoli.

Esiste una legislatura sugli integratori che è disponibile sul sito del Ministero della Salute cui devono attenersi tutti quelli che vogliono commercializzare questi prodotti.
Gli integratori alimentari sono definiti dalla normativa di settore (Direttiva 2002/46/CE, attuata con il decreto legislativo 21 maggio 2004, n. 169) come: “prodotti alimentari destinati a integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate”.

Tutte le sostanze utilizzate negli integratori sono registrate a livello europeo che ne monitora la pericolosità e ne autorizza l’uso. Per inserire in un prodotto una nuova sostanza occorre percorrere un iter che lo porterà a un’autorizzazione all’uso. Uno dei problemi dei prodotti d’importazione risiede pertanto anche nell’autorizzazione europea allo smercio per motivi di tutela della salute.
Oggigiorno si abusa di questi prodotti venendo a mancare il principio che li etichetta come “integratori” e non come “alimenti”.

Effettivamente servono e, se sì, quando?
L’argomento è vastissimo e non trattabile in un solo post. Scegliamo pertanto di parlare dell’integrazione legata al mondo dello sport, per soggetti in una condizione di buono stato di salute. Sì perché tutto parte dallo stato di salute della persona e da ciò che fa nella vita.

Bisogna però chiarire una cosa: l’essere umano è fatto per vivere utilizzando come macronutrienti carboidrati e grassi mentre le proteine hanno il ruolo principale di “pezzi di muscolo” ed entrano del ciclo di Krebs (o dell’Acido Citrico) in minima parte. Altra importante differenza tra i macronutrienti con scopi energetici e quelli a scopo plastico è che per i primi esistono delle riserve all’interno del corpo umano mentre non è possibile stoccare proteine! Questo significa che il corpo umano utilizza esclusivamente la parte di proteine necessarie specificatamente a un determinato scopo di ricostruzione muscolare e butterà il surplus. Queste proteine in eccesso sono filtrate principalmente dai reni che, alla fine, subiscono danni spesso irreversibili.


Va da sé che regimi alimentari fortemente sbilanciati a favore delle proteine possono essere seguiti per un limitatissimo periodo!
Detto ciò, possiamo affermare che di norma una corretta alimentazione basata sulla dieta mediterranea è in grado di fornire tutti i macro e micronutrienti necessari a vivere e fare non solo fitness ma anche sport agonistici e professionistici! L’integrazione è necessaria in quei casi particolari dove il dispendio energetico (vedi gli sport di endurance) o la richiesta di un determinato nutriente è molto alta, quindi si “integra”. Ricordo che si parla di persone in buona salute senza patologie diagnosticate (non supposte dallo sportivo o autodiagnosticate tramite social e web).

Si pensi che un ciclista agonista che si cimenta in una gara come la Novecolli (oltre 200 km di strada e più di 3.000 metri di dislivello attivo) può arrivare a consumare, solo nella gara, anche 6.000 Kcal! In casi simili è necessario dare allo sportivo un integratore di carboidrati (anche se il discorso non è così semplice ovviamente).
Va anche detto che, come tutto, di integratori ce ne sono di tutte le qualità e di certo una buona marca o un prezzo giusto danno delle garanzie sulla qualità della sua composizione. Visto l’uso modico che normalmente ne andrebbe fatto, si consiglia di acquistare prodotti buoni magari consigliati da specialisti quali i biologi nutrizionisti o i farmacisti. Il passaparola non è molto consigliato poiché alcuni risultati ottenuti potrebbero essere l’effetto di una condizione particolare o una patologia di chi elogia e presenta quel prodotto.
Altra cosa cui fare molta attenzione è lo “specchietto delle allodole” spesso utilizzato per presentare i propri prodotti come “naturali”. In questo caso vanno dette due cose: naturale non significa che non fa male. Ad esempio la nota pomata medica a base di Arnica (Pianta erbacea delle Composite – Arnica montana) è sia un buon antinfiammatorio sia un veleno! Basta cambiare le dosi del principio attivo. La seconda cosa importante è che la lavorazione industriale (e non) della materia prima trasforma il principio attivo, rendendolo pericoloso (spesso tossica per il fegato) e fare danni anche irreversibili. Viene da pensare che naturale sia meglio di “chimico” ma forse non è sempre così.

Tirando le somme, l’integrazione alimentare è un’importantissima fonte di nutrienti in innumerevoli casi e il suo abusose limitato nel tempo e con prodotti controllati, non causa nessun effetto collaterale. Consigliamo di rivolgervi sempre a persone qualificate in possesso di certificazioni universitarie (biologi nutrizionisti, medici, laureati in scienze motorie, ecc) che hanno ben presente la fisiologia del corpo umano e sanno cosa è utile, cosa no, quando e quanto.


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Unghie incarnite possibili cause https://www.copernicohealthcare.it/2020/06/26/unghie-incarnite-possibili-cause/ https://www.copernicohealthcare.it/2020/06/26/unghie-incarnite-possibili-cause/#respond Fri, 26 Jun 2020 10:52:07 +0000 https://www.copernicohealthcare.it/newsite/?p=2429 Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit, sed diam nonummy nibh euismod tincidunt ut laoreet dolore magna aliquam erat volutpat. Ut wisi enim ad minim veniam, quis nostrud exerci tation ulla. Eodem modo typi, qui nunc nobis videntur parum clari, fiant sollemnes in futurum.

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il 95% delle unghie incarnite insorge a seguito di una calzatura errata? 

Se acquisti un paio di scarpe nuove, non prenderle troppo strette e non sforzare sperando che si “allarghino”.

Inoltre è consigliato comprare scarpe nuove nel pomeriggio, quando i piedi raggiungono un gonfiore maggiore e sono più vicini alla misura reale.

Non sottovalutare mai un dolore o un fastidio ai piedi, aspettando che passi da solo. Un consiglio o un intervento di uno specialista, in molti casi, possono risolvere problematiche che nel tempo tendono a diventare sempre più grandi e fastidiose.

Dott. Luca Mastrojanni


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Tricologia- Caduta dei capelli: quando preoccuparsi https://www.copernicohealthcare.it/2020/06/26/tricologia-caduta-dei-capelli-quando-preoccuparsi/ https://www.copernicohealthcare.it/2020/06/26/tricologia-caduta-dei-capelli-quando-preoccuparsi/#respond Fri, 26 Jun 2020 10:29:12 +0000 https://www.copernicohealthcare.it/newsite/?p=2423 Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit, sed diam nonummy nibh euismod tincidunt ut laoreet dolore magna aliquam erat volutpat. Ut wisi enim ad minim veniam, quis nostrud exerci tation ulla. Eodem modo typi, qui nunc nobis videntur parum clari, fiant sollemnes in futurum.

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Tricologia – Caduta e bellezza dei capelli, quando preoccuparsi e quando no

La primavera, come anche l’autunno è causa di allarmismi per lo più immotivati per uomini e donne che assistono a una perdita di capelli maggiore rispetto al “normale”. Bisogna dire che la caduta del capello è un fatto naturale fisiologico che ha dei picchi proprio nelle due stagioni di passaggio. In questi periodi avviene quella che si chiama “effluvio” ed è una piccola muta del pelo, evento molto più marcato in altri mammiferi. Normalmente la caduta media di capelli è di circa quaranta al giorno ma può facilmente raggiungere i cento in determinati periodi e in presenza di capigliature molto folte.
I capelli sono soggetti a un naturale ricambio che prevede ovviamente la caduta del vecchio per favorire la nascita del nuovo. Il ciclo di vita del capello segue le seguenti fasi:

  • Anagen: crescita del capello, è una fase attiva che dura fino a quattro anni nell’uomo e fino a sei nella donna. Il bulbo in questa fase è vitale e nutre i capelli sostenendone la rapida ricrescita.
  • Catagen: progressiva sospensione delle funzioni vitali del capello e dura circa tre settimane.
    In questa fase il capello manifesta i primi segni di sofferenza per via della mancanza del nutrimento necessario alla crescita.
  • Telogen: riposo dei capelli e dura fino a quattro mesi. Le attività vitali sono cessate e il capello viene via dal cuoio capelluto spesso con una piccola pallina alla base del tutto normale.
    I capelli persi in questo periodo, di norma, sono in fase Telogen potrebbero avere anche la famigerata pallina bianca alla base, motivo d’ingiustificata preoccupazione.

Può succedere invece che dietro alla caduta dei capelli ci siano dei motivi fondati che dovrebbero dare preoccupazione. I capelli cadono principalmente per:

  • Carenze nutrizionali o mancanza di vitamina D;
  • Problemi ormonali con l’eccessiva produzione di diidrotestosterone (DHT), problemi alla tiroide, ovaio policistico, squilibri ormonali dovuti alla gravidanza;
  • Caduta di capelli per eccessivo stress;
  • Perdita di peso anche dovuta a diete eccessivamente drastiche;
  • Acconciature troppo strette che stressano i capelli anche meccanicamente;
  • Cause mediche come Alopecia, Follicolite; Psoriasi del cuoio capelluto; dermatite seborroica;
  • Cause genetiche e predisposizione naturale alla perdita di capelli;

Nei periodi di “effluvio” è possibile accelerare la caduta e favorire la normale ricrescita dei capelli in questa fase terminale sia meccanicamente (spazzolando i capelli) sia utilizzando dei prodotti adatti venduti in farmacia. È bene ricordare che questa fase finirà naturalmente nel giro di poche settimane.
Occorre anche sottolineare che un capello rovinato non è necessariamente un segno di cattiva salute del capello: una cosa è il bulbo, un’altra il capello. È possibile avere un bulbo pilifero in perfetta salute e un capello molto rovinato. Per questi casi esistono molti prodotti come shampoo, maschere e altro che hanno lo scopo di rinforzare i capelli  e sono in grado di agire efficacemente .


Quando invece occorre preoccuparsi? Si può parlare di patologia quando si vedono dei diradamenti dei capelli o dei vuoti.

Lo specialista che si occupa dell’analisi del capello il dermatologo. È possibile anche fare test anche in farmacia ma, se volete ottenere una risposta definitiva, è opportuno rivolgersi a un medico dermatologo che si occupa di tricologia. Sarà il medico stesso a consigliarvi cosa fare oppure v’indirizzerà a un altro specialista come un endocrinologo o un ginecologo.

La caduta di capelli può essere solo un sintomo di un problema di ben altra natura, come abbiamo visto sopra. I rimedi naturali contro la caduta dei capelli o gli integratori alimentari possono essere un validissimo aiuto in molti casi di caduta di capelli ma conviene comunque farsi consigliare da medico perché non è vero che vitamine e sali minerali ingeriti casualmente non hanno conseguenze sul nostro organismo, anzi. Questo vale ovviamente anche per i prodotti presentati come naturali (naturale non significa che fa sempre bene).


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